Luciano Capurro
Gran Galà dell’Operetta
Come molte cose che privilegiano l’eleganza, la grazia e una buona dose di ironia, l’operetta appartiene al passato.
Che piaccia o no, la sua bonomia, il suo continuo sorridere, che spesso può nascondere tristezza e profondità inespresse, non ha retto all’ urto dei tempi, e l’ operetta che nella prima metà del novecento aveva allietato generazioni di spettatori, é rapidamente finita fuori moda.
Lo spettacolo proposto, adatto ad un pubblico di diversa estrazione e di ogni generazione, in quanto abbina cultura ad esaltanti momenti di musicalità, permette allo spettatore di sognare con la messa in opera di più operette in forma di concerto dove i brani scelti, affidati ai cantanti e ballerini in costume d’ epoca, saranno intervallati da un attore con il compito, non solo di tracciare le varie trame delle stesse, ma a quadri fermi coinvolgerà gli spettatori.
Bisogna comunque sottolineare che Napoli e la Campania nel corso degli anni, per le caratteristiche di grande musicalità e passionalità, hanno dimostrato un forte gradimento per questo genere, eseguito anche nei cafe – concerto.